Il tatuatore di Auschwitz di Heather Morris

Heather Morris ci porta dentro i confini del campo di concentramento più noto e terrificante della storia con il suo romanzo, “Il Tatuatore di Auschwitz”. Questa è la storia straordinaria di Lale Sokolov, un ebreo slovacco che ha vissuto l’inimmaginabile e ha trovato l’amore in un luogo dove l’umanità sembrava aver smesso di esistere.

Lale Sokolov è un giovane ebreo pieno di vita che si offre volontario per lavorare per i nazisti nel tentativo di salvare la sua famiglia. Viene mandato ad Auschwitz, dove viene presto notato per le sue abilità linguistiche e viene scelto per un compito che gli segnerà per sempre la vita: diventa il Tätowierer, il tatuatore incaricato di marchiare i numeri sui prigionieri.

È in questa terrificante realtà che Lale incontra Gita, una giovane ebrea di cui si innamora all’istante. Il loro amore diventa una luce in un luogo di oscurità, una fonte di forza che li aiuta a resistere alle atrocità che li circondano.

“Il Tatuatore di Auschwitz” è un’opera di narrativa basata su una storia vera. Heather Morris ha passato tre anni a intervistare Lale Sokolov e a documentarsi sulla vita nei campi di concentramento. Il risultato è un romanzo sorprendentemente realistico e commovente che mostra il lato più oscuro dell’umanità, ma anche la forza del cuore umano e la sua capacità di trovare la luce anche nei momenti più bui.

Il romanzo non nasconde la brutalità e l’orrore della vita ad Auschwitz. Le descrizioni di Morris sono vivide e non risparmiano dettagli. Eppure, anche in mezzo a questa oscurità, ci sono momenti di bellezza e di speranza. La storia d’amore tra Lale e Gita, la loro determinazione a sopravvivere e a mantenere viva la speranza, illuminano le pagine del libro come una fiamma in mezzo alla notte.

Il linguaggio utilizzato da Morris è semplice e diretto, in grado di rappresentare efficacemente le atrocità subite dai prigionieri. La scrittura dell’autrice è evocativa, ogni parola sembra portare con sé il peso dell’esperienza vissuta dai protagonisti. Questa scelta stilistica permette al lettore di immergersi completamente nella narrazione, rendendo “Il Tatuatore di Auschwitz” un’esperienza di lettura intensa e coinvolgente.

“Il Tatuatore di Auschwitz” è più di un semplice romanzo. È un tributo a tutti coloro che hanno vissuto e sono morti nei campi di concentramento. È un promemoria dei terribili orrori che l’umanità è in grado di infliggere, ma anche della resistenza, del coraggio e dell’amore che possono fiorire anche nei luoghi più desolati.

In sintesi, “Il Tatuatore di Auschwitz” è un romanzo che merita di essere letto. Non solo per la sua rappresentazione accurata e commovente dell’Olocausto, ma anche per il suo messaggio di speranza, resistenza e amore. È un libro che ci sfida a ricordare, a riflettere e, soprattutto, a non dimenticare.

  • Il tatuatore di Auschwitz
    di Heather Morris. Titolo originale The Tattooist of Auschwitz
  • Garzanti
  • gennaio 2019
  • 224 pagine
Chi è Pieru

Lettore compulsivo, perennemente alle prese con questioni non essenziali, Pieru non ha tempo per sanguinare ma per leggere sì e a volte si decide a tenere aggiornato questo blog.

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